Pagina:Deledda - Le più belle pagine di Silvio Pellico scelte da Grazia Deledda, 1923.djvu/13

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SILVIO PELLICO.


Sono i tempi che plasmano l’uomo, o è questo che torce a tua sembianza il tempo?

E sappiamo noi se un romantico, strappato, per forza divina, dalla letteratura nuova del 1800 e gettato due secoli prima o dopo l’epoca in cui visse, avrebbe espresso quelle medesime forme di arte o compiuto quelle azioni che il tuo tempo lodava o biasimava?

Così pensando a Silvio Pellico che, col Grossi, col Berchet, col Manzoni e con tutti gli altri del suo tempo fu invaso da tanto ardore nell’accettare il sentimento del reale, nell’opporsi eccitato al classicismo che sembrava avere la forma e la freddezza d’una statua di pietra, nel conciliare il paradiso cristiano con lo spirito moderno, non sappiamo immaginare quale sarebbe stata la sua impronta se vissuto con la sua anima sensibilissima accanto al Machiavelli, o un secolo dopo il suo.