Pagina:Deledda - Le tentazioni.djvu/212

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poi lo si ha si spende: è una cosa che sembra naturalissima, semplicissima, specialmente se si è fra la gente. Il giorno in cui io non avrò denari, son certo che andrò a gettarmi nel Tirso. E questo giorno potrebbe esser dopodomani, se domani non riuscirò a procurarmi cinquecento lire che assolutamente mi bisognano. Tu puoi procurarmele.

— Io? — disse Antine, stordito da tutte le cose udite, e che tuttavia, dette così da Elia, gli parevano naturali, vere. Ah, sì, la vita doveva esser così, non come la sua, stupida e gretta. Ah, sì, quelli erano uomini! Ed egli, egli che cosa era mai? Un uomo senza denari, sì, un uomo misero, un uomo dalle scarpe rotte. Ah, sì, quella era la vita, quello era il mistero intraveduto fra le vaporosità del solitario orizzonte.

— Sì, tu, sì, tu, non farmi lo sciocco! — proruppe l’altro audacemente, accorgendosi della sua superiorità.

— Da chi? Dal babbo mio?

— Macchè tuo padre! Se non si è lasciato commuovere da me, figurati se ascolterà te! Eppoi, a dirtela, credo che non ne abbia....