Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/131

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la, con lo sprone al piede come un uomo; i suoi grandi occhi castanei, all’ombra del lembo del gabbano con cui s’era coperta la testa, rassomigliavano a quelli della cerbiatta, ma sereni, fiduciosi: e Simone pensò alla donna veduta dal servo di Marianna ed a Marianna stessa, e disse, scrollando la testa:

— Se quell’altra fosse coraggiosa così!

— Quando sono con noi, le donne non hanno bisogno d’essere coraggiose! — rispose irritato Costantino.

Eppure seguiva con occhi infiammati la figura della cavalcante. Simone rise; ma anche nel suo riso vibrava un fremito: e tutto intorno a loro tremava come se il passaggio della donna scuotesse l’immobilità stessa del paesaggio.

Essi pensavano che se fossero stati due semplici viandanti l’avrebbero forse assalita: erano invece due banditi e dovevano rispettare, più che la donna, sè stessi. E poi Costantino sentiva le reliquie sul cuore agitato dal desiderio e pensava che Dio manda le tentazioni per vincerle.

Questo incontro parve avvicinarli, come