Pagina:Deledda - Marianna Sirca, 1915.djvu/49

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camice e corpetti da sposi, ma non per i loro sposi. Il guadagno era scarso però; tutto scarso nella loro vita.

Un parente aveva preso Simone ragazzo con sè al suo ovile; passava per uomo ricco, questo parente, ma era ricco solo di apparenza, e aveva vizi e debiti, e gli usurai gli rosicchiavano l’anima. Grasso e d’aspetto bonario, a volte diventava feroce, non si sapeva perchè.

— Avevo dieci anni, ma lui mi parlava come ad un uomo fatto. Mi diceva: Simone, uomini bisogna essere, non lepri. — E mi spingeva giù a precipizio per qualche china, a rischio di rompermi le ossa, per insegnarmi a saltare agile, a salvarmi in caso di inseguimento. Una volta mi portò addirittura in un burrone e mi ci lasciò in fondo. Lui era a cavallo e presto fu in alto. Di lassù mi gridava: così impari a venire su, a non aver paura. — Ed io mi arrampicai, e quando fui in alto non lo trovai più e dovetti cercare da me la strada: non piangevo, no; ma sentivo il cuore gonfio in petto. Poi egli morì e i debiti mangiarono i suoi averi. La mia famiglia