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94 | nell'azzurro |
— Bambino mio, — gli disse, — la strada è corta, ma difficile, e di notte ci si può smarrire. Perciò appena comprato il formaggio non fermarti al paese, ma ritorna subito. Arrivederci qui a sole alto.
Ardo promise di sì, ma arrivato al villaggio, fatta la sua commissione, pensò tanto ad obbedire il padre che si mise a giocare coi bimbi finché non tramontò il sole.
Venne il crepuscolo, reso triste ed oscuro da un immenso cortinaggio di nuvole che si stendeva lentamente all’est, e solo allora Ardo pensò al ritorno.
— Vi è ancora una mezz’ora di luce — disse fra sé — ed io arriverò fra un quarto d’ora.
Lasciò con rimpianto i suoi piccoli ed improvvisati amici e cominciò a trottare allegramente, col formaggio avvolto in un fazzoletto sotto il braccio, cantarellando:
Candu lu soli in lu mari |
ma d’un tratto si fermò, stese la manina e aggrottò la fronte: poi guardò in su.
Una goccia d’acqua gli era caduta in viso, giusto sulla punta del naso: le nuvole si erano dilatate, balzanti, color di piombo a venature rosse, s’avanzavano sul cielo, rapidamente, come le onde della