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178 Parte


Tre sono dunque gli effetti, che deve produrre la chiamata fatta in tempo, primo l’arresto che dia termine al passo, perchè il piè destro restato fuor d’ordine abbia luogo, e possa essere obbligato a dar compimento alla dovuta disposizione dei piedi: secondo l’esecuzione di questa sua azione: terzo il sollevamento della spalla, che dà principio a quella del galoppo; e però la chiamata deve consistere in una tenuta, in un tocco di lingua, ed in un sollevamento di mano, eseguite tutte tre queste azioni coll’istesso impercettibile intervallo col quale la potenza motrice dà esecuzione alle sue; la tenuta e sollevamento di mano è la chiamata alla potenza motrice dell’arresto dei piedi e del sollevamento della spalla, ed il tocco di lingua che intramezza queste due azioni della mano, è quello che fa la chiamata del portamento del piè destro di dietro in avanti, e del moto vibrato che devono eseguire nel medesimo tempo ambedue i piedi di dietro e per conseguenza della continuazione dell’azione del galoppo, che ha avuto principio dal sollevamento della spalla, finchè la mano con una nuova chiamata non gli dia il termine.

Chiaro, è dunque che eseguita la chiamata del galoppo con tal metodo nel tempo indicato, vien tolta e al Cavaliere e al Cavallo quella difficoltà che incontra chi agisce a caso, e senza una tal cognizione.


Pro-