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208 Parte


E che la scappata non differisce dall’azione del galoppo, che nella maggior velocità ed abbracciamento di terreno, e la corvetta preceduta dalla ripresa viene eseguita a piè pari a vicenda, il primo dall’elasticità delle pastore dei piedi d’avanti che la sollevano in aria, ed il secondo da quella delle gambe di dietro che danno l’urto alla vibrazione del peso, e nell’istesse tempo con l’ajuto dei piedi d’avanti tornati in terra si portano a rimettersi in grado di continuare con essi a vicenda l’azione, e di darli compimento:

Che la differenza, che corre dalla carriera alla corvetta, è simile a quella che corre dalla scappata al galoppo.

E che finalmente dalla corvetta al salto non vi è che quella che porta seco il maggior tempo del tornare a terra che richiede l’elevazione, e la maggior quantità di terreno che deve abbracciare la mezz’aria, e la maggior elevazione, abbracciamento di terreno, ed il maggior tempo che richiede l’accenno e lo sparo del calcio, che deve eseguire l’aria del Montone, e della capriola.

Essendo il passo, trapasso, trotto, e portante, eseguito in linea retta, un’azione semplice, così semplice ancora deve esser la chiamata; e però il tocco di lingua basta a obbligare la potenza motrice a mettere in azione la macchina, e la proporzionata tenuta di mano con le guide


eguali