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Terza. 229

mate che si fecero dall’altra parte, talchè la mano e gamba sinistra facciano le veci delle destre, che così sarà eseguita la figura laterale dall’una, e l’altra mano in tutte tre le sopraddette azioni di passo, trotto, e galoppo.

La figura che formano le linee curve semplici e raddoppiate, è composta di più circoli di diversa grandezza: la prima di due, uno più piccolo dell’altro, e la seconda di quattro per scala, parimente uno minore dell’altro.

Chiaro è, senza che si possa mettere in dubbio, che nell’azione del passo e trotto i piedi che agiscono nel circolo più grande devano abbracciare più terreno, ed essere più scarichi di peso, e che quelli che agiscono nel più piccolo devano abbracciarne meno, ed esser più aggravati del medesimo, come può riconoscersi col fatto in noi medesimi, quando, caminando, si facciano due circoli con i piedi, uno più grande ed uno più piccolo, o con formarli con le seste, perchè nell’azione di queste si sente dalla mano, e si vede anche ocularmente, che la coscia che forma il più piccolo è più aggravata di quella che forma il più grande.

E non meno è cosa certa che nell’azione del galoppo siano i piedi di dentro che agiscono nel circolo più stretto, aggravati anche più che nell’azione del passo e trotto, perchè restando indietro in quest’azione quegli di fuora che agiscono nel circolo più grande, all’oppo-


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