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Sia l’altezza del governo del barbazzale dall’estremità dell’occhio al principio del bastone, d’un soldo e due denari, misura di braccio fiorentino, e dell’istessa altezza sia anche il bastone che deve sostenere il morso, affinchè questo non sia nè troppo grande, nè troppo piccolo, e possa essere proporzionato a tutte le bocche che non hanno difetto.

Gli oncini che sostengono il barbazzale devono esser lunghi soldi due e denari quattro, perchè l’estremità loro vada a terminare in quella del morso, ed abbiano in essa una piccola piega verso il barbazzale per esimere il labbro del Cavallo (allorchè l’aste della briglia gli mettono in forza) dal male che li farebbero col morderlo, se fossero in questa parte del tutto diritti; essendo più lunghi, il barbazzale sarebbe incapace di resistenza, e quando fossero più corti eglino farebbero il suo lavoro fuori del suo vero posto.

Il barbazzale è d’uopo, che sia di maglia liscia, ed un poco schiacciata e piana, perchè la sua presa sia più stabile e ferma, senza che possa uscire dal suo luogo, nè apportare tormento alla parte in cui risiede.

La lunghezza del morso che occupa la bocca sia di quattro soldi da un bastone all’altro, e dell’istessa lunghezza devono essere le catenelle che tengono insieme le aste, perchè se fossero queste più lunghe o più corte, il mor-


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