Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/371

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benchè d’ottima qualità quando non manchi loro un abbondante alimento, che supplisca al difetto dell’età, per accadere troppo di rado: nè sopra a quello che con maggior frequenza si ottiene da quelle che coperte di tre, lo producono giunte ai quattr’anni, per esser questi dubbio, e scarso; ne viene di conseguenza che la vera età di sottomettere le Cavalle allo stallone per prevalersi del frutto, per conservare, ed ingrandire la razza, è quella di quattr’anni compiti, per avere il prodotto al compire dei cinque; e per l’istesse ragioni anche i maschi in quest’età sono capaci di supplire con profitto all’incarico loro, avvegnachè molto meglio sia di metter questi in opera, compiti che abbiano i sette anni, allorchè hanno terminato di crescere, e di formare la statura loro.

Non è per questo, che io pretenda d’impugnare che il prodotto di genitori di complessione interamente compita sia di qualità migliore di quella di genitori d’età tenera, e complessione non del tutto perfezionata; poichè ognuno sa, che ciò è di natura di tutti i viventi, e di tutti i vegetabili, dei quali le azioni, ed i prodotti sono sempre di maggior, o minor perfezione, che maggiore o minore è l’età loro; ma quello che io non posso approvare è il supposto, su cui si appoggia tal sentimento; cioè che il metterli a frutto prima dell’età matura apporti pregiudizio tanto


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