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8 ZOSIMO, DELLA NUOVA ISTORIA

soli militi che eletto aveanlo, venitegli da loro stessi di forza consegnato il palazzo con quanto eravi entro. Pur egli non di meno, addivenuto vittima de’ suoi elettori medesimi, regnò, a mo’ di notturno sogno, brevissimo tempo.

Ricorsi novamente al senato per deliberare cui porre in capo l’imperiale corona, Severo fu il trascelto. Ma usurpatosi ad un tempo il trono da Albino e Negro, sursero infra loro guerre civili nè di poco momento1, le città reciprocamente discordi parteggiando chi per l’uno e chi per l’altro. Suscitatosi dunque nell’oriente e nell’Egitto non lieve scompiglio, i Bizantini favoreggiatori ed albergatori di Negro si esposero ad estremo pericolo. Ucciso costui trionfarono gli aderenti a Severo, il quale, morto a simile Albino, senza competitori governò la repubblica. Questi rivolse ogni sua cura ad emendare il male operato, ed innanzi tutto punì rigorosamente i militi che ucciso aveano Pertinace e messo in trono Giuliano. Ordinato quindi con senno l’esercito ed assaliti i Persiani, occupò di subito Ctesifonte e Babilonia. Fattosi poscia in quel degli Arabi nomati dalle tende loro Sceniti, ridusse in poter suo l’Arabia intera, e compiè valorosamente altre non poche geste. Era di più implacabile contro ai malfattori, le cui sostanze, giudicati rei, metteva nel fisco.

Ornate a simile di magnifici edifizj molte città, destinò a succedergli Antonino sua prole, e pervenuto agli

  1. Delle quali guerre e di quanto all’uno ed all’altro duce avvenne parla Erodiano in Severo.