Pagina:Della Nuova Istoria.djvu/380

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cose, e trecento soldati scelti fra tutte le altre ((43) era ’ questo il nerbo e la parte maggiore dell’esercito) raggiungesse in diligenza gli altri eserciti imperiali sulle frontiere dell’Asia.

Non eransi i Galli posti agli stipend) dell’impero che per l’interna difesa del loro paese, e Giuliano data avea la sua fede eli’ essi in nessun tempo valicate avrebbono le Alpi (44). L’ordine di Costanzo esponeva il suo generale alla taccia d’una slealtà vergognosa, abbandonava un’altra volta la Gallia alla balia de’ barbari dell’Alemagna a gran fatica frenati, ed atto era finalmente a nuocere in‘ singoiar modo a’ più gravi interessi della repubblica, la quale venendo per tal guisa a palesarsi negligente de’ patti, respingeva da’ suoi vessilli gli ausiliari e gli amici. Esso inchiudeva altresi la certa sciagura del capitano^ perchè a non l’eseguire sarebbe stato un apertamente ribellarsi, e ad eseguirlo, la perdita della Gallia essendo allora certa, e la sedizione delP esercito molto a temersi, non avrebbe ommesso Costanzo di apporre P una e l’altra a colpa di lui. Non pertanto dopo un lungo ondeggiare tra opposti consigli, Giuliano rappellò l’esercito dalle guarnigioni, manifestogli i comandi del suo signore, e l’esortò alla partenza (45). L’esercito stette ascoltando la nuova con quell’alta tristezza e quel profondo silenzio, che preceder suole le tempeste dell’animo, non meno che quelle della natura. Non si tosto però s’allontanò dal suo capitano che proruppe in aperti e sediziosi lamenti, e que’ lamenti ripetuti vennero da’ cittadini c da’ provinciali che le afflitte guarnigioni seguitavano, e un