Pagina:Della consolazione della filosofia.djvu/54

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vole? Non considerate voi, o animali terreni, chi coloro siano, ai quali vi par di star sopra e signoreggiare? Se tu vedessi che fra i topi alcuno di loro s'appropriasse ragione e potestà sopra gli altri, non iscoppieresti tu delle risa? E se noi vogliamo considerare il corpo, qual si può trovare più inferma cosa e più debole dell'uomo, il quale spesse volte un morso di mosca, non che altro, o alcuno di quegli animaluzzi che serpono ed entrano per tutto, trafigge e ammazza? E in che modo può alcuno usare potestà nessuna contra veruno uomo, se non nel corpo solo, e in quello che da meno è che il corpo, cioè nelle cose della fortuna? Or dátti il cuore di comandare alcuna cosa all'animo, il quale è libero? stimi tu di poter mai rimuovere dallo stato della sua tranquillità una mente, la quale con ferma ragione a sè medesima s'appoggi? Pensando già un tiranno di dover costringere un uomo libero per forza di tormenti a manifestare i consapevoli d'una congiura fattagli contra, quegli si morse la lingua e la si tagliò, e nel viso del tiranno, che crudelmente il tormentava, la gittò; e così quello uomo saggio rivolse in sua virtù quei tormenti che il tiranno materia della sua crudeltà riputava. Ma qual cosa può fare alcuno ad altrui, che egli da altrui sostenere non possa? Busiride, usato d'uccidere gli osti suoi, fu, abbiamo inteso, da Ercole suo oste ammazzato. Regolo aveva imprigionato e messo ne' ferri molti Cartaginesi suoi prigioni; ma poco andò che egli, vinto da loro, fu incatenato. Pensi tu dunque che la potenza di colui, il quale quello che egli può contra uno