Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/291

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libro secondo 277

cotesto monte. Perocchè l’Asia è divisa in due dalle montagne del Tauro che si distendono dalle estremità della Panfilia sino al mare d’oriente1 dove trovansi gl’Indi e gli Sciti: e quella parte di quel continente che accenna a settentrione i Greci la dicono al di qua del Tauro, e la parte meridionale, al di là. Laonde quel tanto dell’Asia che confina colla Meotide e col Tanai compone l’Asia al di qua del Tauro. I primi paesi di questa porzione dell’Asia sono quelli situati fra il mar Caspio ed il Ponto Eussino, i quali da una parte finiscono al Tanai ed all’oceano (s’intende l’oceano esteriore2 al di là del mare d’Ircania); dall’altra in quel sito dove l’istmo fra il Ponto Eussino e il mar Caspio è più angusto. Poi seguono que’ paesi situati anch’essi al di qua del Tauro, ma al di sopra (all’oriente) dell’Ircania, i quali si stendono fino al mare orientale, le cui rive sono occupate dagl’Indi e dagli Sciti più vicini al monte Imao3. Questa porzione d’Asia è abitata in parte dai Meoti Sauromati4, e da quelle altre popolazioni che stanno fra l’Ircania ed il Ponto insino al Caucaso; ciò sono i Sauromati, gli

  1. Intende il golfo del Gange. (G.)
  2. Cioè l’Oceano settentrionale. Strabone lo credeva meno lontano dall’Eussino di quello ch’è nel fatto. (G.)
  3. Con questo nome chiamavasi la parte orientale della gran catena del Tauro.
  4. Il testo: τὰ μὲν οἱ Μαιῶται Σαυρομάται. Ma questa origine sauromata assegnata qui ai Meoti parve sospetta agli Edit. franc. ed al Coray, perchè Strabone non ne fa cenno quando nel lib. xi parla più a lungo di questa nazione.