Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/236

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210 DECIMAQUINTA

È, che portano entrambi, e par che in esa*
Queir anrabil piacer desti la colpa,» ■
330Che nel fondo del cor virtù risveglia.
Lorenzo, e puoi soffrir scena sì strana?
Senza fremito puoi mirare 1 figlio
Tra quest’empj addestrati, in ogni inganno»
Già vecchi, e nel celarsi alti maestri?
335Bello -mostra di lor’lucida scorza ’. Il
duro core, e la lor frode asconde.
S’han la guerra in pensier, parlan di pace}
Sul labbro lor gli artificiosi detti ■
Han seggio, t ad ogni senso il core han sordo*.
340I tanti, e sempre replicati inciampi,
Gli urti, che or diero, ed or soffrir Mei vasto
Vortice della folla, u’da gran tempo
Aggirandosi vanno, a lor già tolse
Ogni tenero affetto. Ascolta. Ognuno i
345Giura a Fiorello un’amicizia eterna.
Perfidi ingannatori! • Essi saranno»i *.
Gli amici suoi finché a lor giovi, e in coctGelosi
d’ogni ben, clic a lor non giunge
Se nel danno di lui trovano acquisto,
350Nemici sempre al figlio tuo saranno..
Questo figlio compiango, a forza tratto *
Nel destino comune. Io già lo veggo i
Amabile nel tratto, il ver portando
Sulle labbra, e ’l pensier con riso amico;.
355Prodigo del suo cor, del proprio argento
A chi ’l circonda; e del comune applausi
Nutrendo in sen lai generosa sete,
Tutto svelare altrui senza riserva
II sincero suo cor ne’ dolci sfoghi
360Dell’amicizia: oh Dio, quale sventura!
Io lo veggio che corre a petto ignudo
Tra questi scellerati, e ognun di questi»
Con un perfido dardo a lui risponde *
Quanti sospiri mai fia che gli costi
365L’innocente franchezza! Infin che ad esso
L’esperienza ( del tempo, e degli affanni:.