Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/88

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62 quinta

L’uoul cadente dovrà? Dovria, se saggio
Fosse i bramarla $ ed un tranquillo asilo
Oalla Morte sperar. Dunque è per l’uoinor
Tanta aniabil Itf vita, e può di questa
Nudrir sostante iflestinguibil sete
Ah se de’ mali suoi la sèrie immensa
Vedesse l’tioni j benché di doppio acciaro 1
Cinto portasse, il cor vittima fora
D’aspro dolor, del viver suo mirando*,
1/ instabile tenor,- mirando i fllt ’
Della stessi virtù, ¥ error del saggioLa
perfidia dell’uom y tanti infortunj
D’altre mille sorgenti i falsi beni
Pria distrutti, che nati, e quel che resta’
Di tot senso pungente- E còme mai
Stringersi sempre più può 7 l’uomo a questa’
Scabra, nudai’, deserta, orrida rocca
Ifriva di beni", e che ogni mal fronteggia?
Faif corotia di questa all’alte cime
Folgori 4 * nembi, e la sua base è foce
Di neto gorgo’ $ ove in profondi giri
De viventi si perde ogni speranza.
Degli affanni, che soffre ogni mortale,
Si taccia par * Ma scorre urf giorno solo,
In cui del vivei* suo l’uom non si lagni,
In cui non vegga il saggio un nuovo aspetto?
Nell’ordine del tutto $ e non apprenda
Nuovi disastri, e men la vita apprezzi?
L’ore perfide a noi tessono inganni
Jn seno all’avvenir. De’ nostri voti
Allor vanno a seconda* e -di piaceri....
Cinte si fan veder. Oh quanto è folle
Chi crede lor! Che l’una all’altra impresta
La frode, il tradimento} ognuna’ a no*;
Premise il ben s lascia la pena, e f u£ge.
L’uomo intanto che fa? Soffre, ma spera*
Credulo sempre, e sempre mai tradito i
D’uno in vrn altro error passa, delira:
Vive sognando, e del futuro ia sete.