Pagina:Delle notti di Young traduzione di Giuseppe Bottoni e del Giudizio universale dello stesso Young.djvu/96

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70 quinta

Le pone entra mbe, ed il valor ne assegna*
È per l’alma il mortai velo, «he investe,
Carcere tenebrosa. Ella qual vile
Schiava l’orror ne soffre, e puote appena
Ombra veder di verità. La morte
Sol quel velo distrugge, e rende all’alma
Splendore 9 e libertà. Fuga ogni nube,
Ali le presta a sorvolare al tempio
D’una gloria immortale. Ah si, di lei
È fantastico il dardo, il breve colpo
Non sente l 1 uom 5 ma della vita i mali
Sempre fan guerra alla virtude ancora.
Ma che? dirai, non è crudele, ingrata
Morte all’umanità? Quali trofei,
Quali spoglie non vanta? Ostri, e corone,
Gloria, e valor a’ colpi suoi fa segno.
Fere qual erba vii què’ chiari ingegni,
Che Pallade nudrì, che d’aurea luce
Empiono il inondo, e il vergognoso errore
Sol per colpa di lei la terra ingombra.
Yorck, già’ so, che l’onorata fronte
Piegano saggi 9 regi, eccelsi eroi.
Ma tai nomi orgogliosi a noi son forse
Dati per sempre? E non son forse arredi
Di questa umana fral misera spoglia?
La vita cinge di servili insegne
Quest’anima immortai, d’un Nume eterno
Immagine fedele. A lei la morte
Schiude il sentier, che per le vie del Sole
Là suir Olimpo a trionfar la porta •
Vieni, Morte, deh vien. L- egra sembianza
Questa cadente età, che del tuo cocchio
L’orme precede, il tuo venir m’addita.
Sento sciogliersi i lacci, e in pochi istanti
L’opra si compirà. Già seutte, e oscilla
Il funereo metallo. I pochi amici,
Che mi restano, invita, «la natia
Fralezza lor la tomba mia di pianto
Forse ornerà; ma la ragion più faggi*