Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/34

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Vuolsi pertanto sperare che il genio intelligente di Blehmet-Ali bassà comprenderà come una via ferrata sarebbe un immenso profitto per l’intero Egitto il quale verrebbe tosto per quella strada ferrata ricondotto a nuova civiltà; e ritrarrebbe intanto da quell’immenso traffico larghissimi profitti, colla giunta ancora del migliore e più facile spaccio de’ soprabbondanti suoi prodotti.

Lungamente discussa la passata e presente condizione de’ traffici orientali; esposte le rivoluzioni cui quelli furono e sono ancora soggetti; mostrato quali vie altre volte tenessero, e come, dopo averle lasciate, or sembrin dovervi tornare: l’assunto nostro più speciale richiede, che pongasi termine a questo preliminare discorso coll’accennare sommariamente come l’Italia, più di tutti posta in felice condizione di luogo, può ritrarre largo profitto dal benefico rivolgimento; perciò più di tutti è interessata a vederlo compiuto col suo intervento; e debbe quindi operare, onde conseguire un tale scopo, veramente per essa vitale.

Attendere attivamente coi molti mezzi propri d’una popolazione sobria, economa, ardita ed intelligente alla navigazione; - considerare come nazionale ogni scalo della Penisola, e favorirvi le scambievoli relazioni tra i varii Stati di essa; -— accogliervi liberamente gli avventori esteri istessi, perchè più grossi diventino mercati e depositi; — creare uniformità di dazi, di pesi, di misure e di monete, onde rendansi più facili e più pronte le contrattazioni; — rinunziare alle grette idee di dritti differenziali, da cui vengono soltanto moleste e dannose rappresaglie, e condizioni di traffico, non naturale, ma artefatto; — ordinare leggi sanitarie prudenti sì, ma non soverchie, le quali pongano l’approdante almeno nella stessa condizione cui è altrove accolto;— stabilire dritti portorii miti assai, per tutti uguali, e dazi di consumazione non gravi, i quali porgano un incitamento minimo alla frode; — riguardare in somma ogni scalo come aperto ai trafficanti, tutti considerati come fratelli, se Italiani, come amici, se esteri; sembrano gli spedienti che una larga ben intesa politica suggerisce ormai a tutti i governi della Penisola, poiché da essa verrebbero certamente più vantaggi di quelli che ne potrebbe per avventura fruttare un’altra contraria.