Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/447

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Per le vecchie compagnie …. azioni 9,100,000
Per le 44 compagnie formatesi nel 1844 ….

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1,086,650
Per le 58 nuove compagnie ….

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1,413,000
Totale azioni 11,599,650

Così in Inghilterra il giuoco alla borsa si esercita su più di 11 milioni di azioni di strade ferrate. Ma qui non istà il tutto, e questo non comprende che le azioni delle strade ferrate stabilite nei tre regni.1

  1. Si è detto che, anche ammesso per vero il novero sopra indicato delle azioni, quanto alle 9,100,000 delle vecchie compagnie, le quali hanno già terminato l’opera loro, essendo esercitate le strade fatte da quelle società, il capitale sociale non può dirsi tutto posto in giuoco, ma collocato in solidi investimenti, come di un podere rurale, per esempio; sicché non occorre che i giuocatori acquirenti abbiano il capitale equivalente per tutte acquistar quelle azioni. Restano solo le altre azioni delle nuove società, valutate al numero di 2,499,650, estimate del valore di franchi 2,210,000,000; per giuocar sulle quali non manca certo il danaro occorrente nella Gran Brettagna, anche giunto il giuoco sulle azioni estere, valutato a 250,000,000; non aversi a temere perciò una crisi per difetto di capitali, onde far fronte alla scadenza degli impegni assunti dai soscrittori; perché la detta scadenza non essendo a un giorno solo, ma successiva or per l’una ed or per l’altra società, ii giro e rigiro de’ capitali, in quel ricco paese cosi abbondanti, basta a far fronte all’uopo. Se ne è conchiuso adunque, che un tal giuoco può benissimo farsi senza pericolo, purché le imprese cui viene applicato sian fondate su probabile buon esito, perciò produttive. Da cotesta condizione pertanto di buono o di cattivo esito, dipende o no il pericolo di crisi, non dal giuoco per sè stesso. Noi non neghiamo che tutte le azioni delle vecchie compagnie non sono poste in giuoco, e che molte fra esse sono conservate dai possessori come un capitale immobile. Ma, ciò malgrado, crediamo fondati i riflessi del giornalista, quando anche si voglia ammettere, che l’abbondanza de’ capitali inglesi ed il giro e rigiro di questi, il quale permette allo stesso capitale di fare successivamente più operazioni, abbiano per effetto di non veder nascere l’insufficienza loro. Ma queste, d’altronde, sottili distinzioni, perchè possano ammettersi, debbono sapporre un fatto, che risulta appunto insussistente. Se le speculazioni d’aggiotaggio fossero attuate soltanto dai possessori di