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Si ebbe notizia, in data del 7 corrente, che erano giunti a Rieti 25 di quei lancieri ed avevano richiesto, a nome del Generale, 10 cavalli alla Magistratura.

Colà era similmente giunto un colonnello inglese, comandante la legione di Pianciani, per attendere il generale Garibaldi, e Roselli co’ quali questi doveva tenere delle conferenze.

Fu interpellato un uffiziale francese sul numero dei morti che aveva avuto l’armata. Egli rispose che la loro perdita si calcolava a duemila morti1.

I nostri uffìziali poi dicono che la cifra dev’essere molto superiore.

Alcuni dicono che l’armata romana abbia perduto circa 4000 uomini2.

I Francesi vanno rimettendo le cose come erano al 16 novembre 1848.


  1. Secondo la Relazione dello Stato Maggiore Francese, pubblicatasi nello Spectateur Militaire (15 dèc. 1849), tra morti e feriti, l’esercito invasore avrebbe avuto 1004 uomini fuori di combattimento; ma la Gazette Médicale de Paris (3 nov. 1849) scrisse: «Malgré tout notre respect pour les chiffres officiels, nous sommes bien obligés de dire que des hommes placés dans des conditions telles qu’ils ont pu apprécier avec rigueur, ne nous ont pas fourni un chiffre aussi modéré que celui de l’État Major».
  2. S’intende tra morti e feriti. La Gazette Medicale de Paris (3 nov. 1849) dà questa cifra. Il Bertani, in una sua Relazione, la restringe a 2063; ma confessa che non raggiunge la vera. Il Monitore Romano (luglio 1849, pag. 17) la riduce a 1298; il Torre (op. cit., II, pag. 274, in nota) dice che quella da lui recata di «tremila incirca, se non è sicura non si discosterà molto dalla vera».