Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/448

Da Wikisource.
422 diario roncalli

Ai 16 corrente ebbe luogo una passeggiata da Campo Vaccino a S. Giovanni.

La forza francese accedette sul luogo per impedire che la dimostrazione eccedesse i limiti.

Ai 17 corrente si rinnovò, ed una turba di sopra un migliaio di giovinastri, mentre la forza francese, si recava ad occupare la piazza di S. Giovanni, si associò alla banda militare marciando a plotoni con essa fino a S. Giovanni.

Quindi, collo stesso ordine, si recarono al Foro Romano ed ascesero il Campidoglio. Poscia tranquillamente si sciolsero1.


    dirizzo di lode e sudditanza al governo pontificio, messi nella dura alternativa o di sottoscrivere l’atto suddetto, o di rinunziare ai loro studi e alla loro carriera. Gli studenti quindi dell’Accademia di S. Luca, protestano contro questo abuso di potere e questa coercizione immorale; e protestano insieme de’ loro sentimenti nazionali, e della loro fede al glorioso Vittorio Emanuele ii, Re d’Italia.

    »Roma, li 10 aprile 1861».

  1. Questa dimostrazione, di cui il Roncalli cerca scemare la importanza, ma che fu, invece, tra le più splendide che vedesse Roma in quegli anni, aveva uno scopo politico altissimo: voleva provare al mondo che era falso come, a bello studio, andava spargendo il Governo pontificio, per spaventare l’Europa cattolica, che i liberali romani mirassero, oltreché alla distruzione del potere temporale del Papa, a quella dello spirituale.
          Questo popolo diplomatico, come degnamente fu chiamato allora dall’Europa il popolo romano, praticava, fin da quel giorno, il principio della separazione dei due poteri. Nella visita alla chiesa di S. Giovanni Laterano, che è detta «Omnium orbis et urbis Eccle8iarum raater et caput», ed è la patriarcale del pontefice, onorava questo come primo vescovo, e in quella al Campidoglio voleva onorare Vittorio Emanuele quale re d’Italia.