Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/653

Da Wikisource.

1870 627

15. — Dupanloup, vescovo d‘Orleans, ultimamente andò a fare una visita al Papa. Dopo ben lungo colloquio, di reciproca soddisfazione, nello accomiatarsi, volle baciare al Papa il piede, e, per ciò fare, dovette superare gli sforzi che Pio IX, nella sua bontà, faceva per impedirglielo; ma alla fine cedette.

Uscito monsignor Dupanloup, entrò monsignor vescovo Nardi, uditore di rota per l’Austria, ed il Papa, mostrandosi soddisfatto della visita avuta dal medesimo, e lodando la di lui devozione ed il di lui attaccamento, raccontò la specie di lotta che aveva sostenuta per impedirgli il bacio del piede. Monsignor Nardi aggiunse qualche bella parola su tale atto di ossequio, che certamente doveva essere sincero. Pio IX, col suo linguaggio franco e frizzante, rispose:

«Speriamo che non sia come il bacio di Giuda».

Monsignor Nardi, uscito dall’udienza, raccontò tosto, dovunque, le ultime parole del Papa, tanto che furono risapute dallo stesso monsignor Dupanloup.

Questi, oltremodo dispiacente ed offeso della incerta stima in cui Pio IX teneva le espressioni della sua devozione, ne scrisse una lettera di rammarico al Papa.

Non potendo egli smentire ciò che realmente avea detto, s’irritò contro monsignor Nardi, che, alla sua volta, non poteva scusare la sua imprudenza.

Pensò di vendicarsi col vescovo d’Orleans, come quegli che lo aveva fatto cadere nella disgrazia sovrana.

Scrisse una confutazione sopra l’opuscolo dal medesimo già stampato, relativo al Concilio; lo attaccò