Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/683

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1870 657

aveva avuto l’ordine di ritirarsi in seguito a proteste delle potenze.

S’intesero alcuni colpi di cannone che furono tirati dai papalini per molestare i lavori dell’inimico.

Si raddoppiarono barricate e si riunirono alle parti minacciate maggiori rinforzi.

Intanto la popolazione va tutta curiosando con gioia, ed il concorso di carrozze dovunque, e di passeggieri, è veramente insolito.

Oggi, verso porta Pia, si vedeva un passeggio animatissimo con qualche vescovo, frati e perfino Gesuiti con volto tranquillissimo.

Nella decorsa notte fu eseguita una perquisizione in casa di una certa Contessa, dove si trovarono molte bandierette italiane.

Nei terrazzi dei più elevati casamenti si riuniscono molte persone per osservare, con i canocchiali, il campo nemico.

La Polizia incominciò a diffidare di tali riunioni ed inibì ad alcuni di potervi fare accedere estranei, togliendo ad altri perfino le chiavi.

Per la città non si vede altro che pattuglie di 10 o 12 gendarmi, zuavi e squadriglieri, birri e anche di cavalleria, e tutti a breve distanza, pronti a congiungersi in forte numero al primo bisogno.


19. — Gl’Italiani ieri, alle varie cannonate che tirarono i nostri, per molestarli, non risposero punto. Lanciarono soltanto una granata la quale, secondo si assicura, uccise cinque zuavi, due squadriglieri e ferì varii altri.