Pagina:Diodati - I Salmi di David, Daelli, 1864.djvu/193

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salmo lxxxix. 173

11          La mia destra tuttor saldo riparo
     Gli farà d’ogni scempio.
     E, col mio braccio forte,
     In guerriero valor farollo chiaro.
     Nè fie che ’l fello ed empio
     Nemico cruda morte
     Unque gli die, o sotto ’l piè l’atterre.
     Anzi da me dispersi
     E fien uccisi i suoi rubelli avversi,
     Che gli fan strazi e guerre.
12          Ei sempre avrà la mia mercede pia,
     E l’alma fede a canto
     E per la mia virtude
     Il trionfal suo corno alzato fia
     Con glorioso vanto.
     E quanto spazio chiude
     Il mar a destra e a stanca il fiume Eufrate,
     I’ farò ch’ei possegga,
     E sotto ’l freno de l’imperio regga
     Con somma podestate.
13          Egli mi porgerà devota prece,
     O dolce Padre mio,
     O Dio, che ’n fede adoro:
     Tu di scampo mi sei, di Rocca in vece.
     Ed io darogli in fio,
     Che de’ regi fra ’l coro
     I primi tenga e’ più sublimi gradi:
     Ed i giurati patti
     Gli atterrò, sì ch’ognor gioisca in fatti
     Le mie benignitadi.
14          In perpetuo fiorir farò ’l suo seme,
     E de l’imperio il trono,
     Col moto invariato
     Del celeste rotar, durar insieme.
     Che se ritrosi sono
     Al mio divin mandato