Pagina:Discorsi delle famiglie nobili del Regno di Napoli del signor Carlo Lellis (Parte terza).djvu/101

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Regno - Dal qual Rinaldo che visse nel 1175. vogliono discendessero li sudetti Tancredi, e Rinaldo di cui si parla nel 1190. Ad ogni modo per non divertirmi soverchio, e fuora del mio intento, mi ristringo solo alle memorie di questa Famiglia sotto il cognome di Palma.

Seguendo dunq; à parlare di Guglielmo di Palma primo genito di Rinaldo, e di Covella di Gesualdo; egli nel 1236. Sotto l’Imperador Federico Secondo à 10. di Marzo, asseredosi Signor di Palma, hebbe ad uso de’ Signori grandi à donare al Monasterio di Santa Maria Mater Domini per suffragio dell’anima sua, de’suoi antenati, e soccessori il padronaggio ch’egli havea nella Chiesa di Santa Maria à piedi Palma, con l‘Ospedale à quella contiguo e con tutte le possessioni, e raggìoni alla medesima appartenenti, & il Vescovo di Nola Pietro vi prestò il consenso.

Di quest’istesso Guglielmo trovasi più volte fatta mentione ne’ tempi del medesimo Imperador Federico Secondo, com’uno de Baroni di Terra di Lauoro, al Giustitiere della qual Provincia nell’anno 1239 scrisse l’Imperadore ordinadogli che pagasse à Guglielmo di Palma per se, e sette Cavalli co’ quali havea militato à servitio suo, oncie diecinove, e mezza. E frà gli altri Baroni di Terra di Lauoro, à quali come à suoi confidenti furon consignati dal medesimo imperador Federico nell’anno 1239. à custodire gli Ostaggi datili da Lombardi, si legge Guglielmo di Palma, à cui fu dato in custodia Guglielmo Clerico, e nel 1247. in una scrittura Imperiale si trova questo Guglielmo esser Giustitiere per l’Imperadore.

Essendo poi morto l’Imperador Federico Secondo scommonicato, e privato dell’Imperio, e de’ suoi Regni e dominij dal Sommo Pontefice lnnocentio Papa IV. Come nimico, e persecutor di Santa Chiesa; venuto con tutto ciò il Rè Corrado figlio dell’Imperador Federico p impossessarsi del nostro Regno, dopò l’acquisto di molte Città, cercò di prender Napoli, che costantemente teneva le parti di Sata Chiesa, e non potendo prenderla per assalto, resistendo quei di dentro valorosamente per molto tempo; Finalmente per lungo assedio, e per tradimento sé n’impadronì nel fine di Settembre dell’anno. 1256. Ottenuta che l’hebbe, il Rè Corrado, per vendetta non solo smantellò tutte le sue forti mura, e le Castella, con molte Case di Cittadini Nobili, mà ancora mandò in esilio quantità di Nobili Cittadini, trà quali vi fù Riccardo Filngieri con tutta la sua Casata, e tutti quelli di Casa Griffo, e Gulielmo di Palma, perch’erano stati i principali, e Capi nel difender la Città contro di lui, come notano gl’Historici del Regno, dove li ritrovò Guglielmo, ò perche la sua Casa era in Napoli in quei tempi; ò perche alla venuta dei Rè Corrado, come averte chi scrive di que-