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A) di piante, crescere col tronco, dum novus in viridi coalescit cortice ramus, Ov., ovv. nel terreno, metter radice, attecchire, attaccarsi, allignare, in eo loco grandis ilex coaluerat inter saxa, Sall.: palma (translata) coalescit, Suet.: trasl., metter radice assollarsi, fortificarsi, dum Galbae auctoritas fluxa, Pisonis nondum coaluisset, Tac: coalità libertate, Tac. B) di membra o ferite, unirsi, crescere insieme, rimarginarsi, trasl., coalescentibus rei publicae membris, Vell.: vixdum coalescens regnum, le cui ferite appena cominciavano a chiudersi, Liv.

co-angusto, ävi, ätum, äre, ridurre in istrettezze, restringere, trasl., a) nello spazio, coangustari, essere ristretto (di pers.), Auct. b. Hisp. e Aur. Vict. b) quantitativ., limitare, restringere (contr. dilatare), legem, Cic. de legg. 3, 32.

coarctatio, e coarcto, V. coart...

co-arguo, argui, argūtum, ere, I) render chiaro, rendere manifesto, dimostrare all’evidenza, esporre in modo irrefutabile, dominique coarguit aures, Ov.: c. errorem alcjs, dimostrare l’errore di alc., confutare alc., Cic.: seg. dall’acc. e l’infin., Auct. b. Afr.: passivo, coargui seguito dal nom. e l’infin. == dimostrarsi, lasciarsi provare, pluribus, Quint. II) partic.: A) alqm, con prove evidenti ed irrefutabili, dimostrare la colpa di alc., accusare alc.; quindi accusare convincendo, convincere in modo assoluto alc., alqm, Cic. ed a.: alqm avaritiae, Cic. B) alqd, cioè: 1) dimostrare all’evidenza una colpa, incolpare apertamente, accusare di un dato fallo, perfidiam, mendacium, Cic. 2) dimostrare come falso, come inutile (quam legem), usus coarguit, Liv.

coartatio, onis, f. (coarto), lo stringere insieme, restringimento (contr. laxatio), Liv. ed a.

co-arto, ävi, ätum, äre, restringere, strinyere, comprimere (contr. laxare, dilatare), I propr., fauces, strangolarsi, Val. Max.: Pompejus adhuc in oppidis coartatus, Cic. II) trasl.: 1) nel parlare e nello scrivere, restringere, abbreviare, ut quae coartavit... dilatet nobis, Cic.: in unum librum, Plin. ep. 2) riguardo al tempo, abbreviare, accorciare, consulatum aliorum, Tac.: nox coartat iter, Ov.

coaxo, are (grido delle rane), gracidare, Suet. ed a.

Cocalus, i, m. (Κώκαλος), re di Sicilia, che accolse Dedalo sfuggito a Minosse, ma lo uccise per le minaccie di Minosse, che lo inseguiva con un esercito.

coccinātus, a, um (coccinum), vestito di scarlatto, Suet. Dom. 4.

coccinĕus, a, um (coccum), di scarlato, di color scarlatto, Justin. ed a.

coccum, i, n. (κόκκος), nocciolo dell’albero fruttifero, quindi bacca, coccola, specialmente la bacca del leccio, cremisi, grana (propr. specie di insetto, cocciniglia, cocco), con cui si tinge in scarlatto; meton., a) il colore scarlatto, Hor. e Plin. b) panno, stoffa scarlatta per farne una rete da pescare, Suet. Ner. 30.

cochlea,(cocléa), ae, f. (κοχλίας ὁ), elaiocciola, lumaca, Cic. ed a.

Cocles, Ytis, m. [cieco d'un occhio (dalla nascita)], partic. il romano Horatius Cocles, che sul ponte Sublicio resistette da solo all’esercito di Porsena.

coctilis, e (cequo), cotto, laterculus, Curt.: murus, di mattoni cotti, Ov.

coctura, ae, f. (coquo), cottura, bollitura, Sen. ed a.

cocus, V. coquus.

Cocytus, (ovv, -os), 1, m. (Κώκυτος,«fium? del pianto e dei lamenti», da κωκύω, gemere, piangere), fiume mitologico dell’Averno. ramo dello Stige, che sbocca nell’Acheronte: anche poet.: per «le acque dell’Averno» in genere. Deriv.: Cõcytius, a, um, di Cocito, virgo, Aletto, Verg.

Codeta, ae, f., a) Codeta (major), camal di là del Tevere, coltivata a rasperella, b) Codeta (minor), campagna consimile nel Campo Marzio.

codex, Ycis, m. = caudex (V.), I) tronco d’albero, Ov. e Col. II) meton., libro, perchè gli antichi dapprima scrivevano su tavolette di legno incerate, A) in gen.: multos codices implere earum rerum, in quibus etc., Cic.: testamentum duobus codicibus scriptum, in due volumi, Suet. B) partic.: codex accepti et expensi nel contesto solt. codex), registro in cui si segna l’entrata e l’uscita (dare e avere), e che ogni romano regolarmente teneva e doveva tenere per regolare le sue entrate, perchè esso soltanto aveva valore legale, giornale di casa, libro dei conti, habere hoc nomen (somma) in codice acc. et exp. relatum, Cic.: in codicem referre, Cic.

códicarius, a, um (codex), fatto di tronchi d’albero, naves, zattere, Sall. fr. e Sen.

codicillus, i, m (dimin. di codex), piccolo tronco, quindi meton., plur., codicilli, orum, m., I) tavoletta per scrivere, in legno e incerata, in codicillis exarare, Cic.: referre in codicillos, Cic. II) trasl., 1) manoscritto, biglietto, lettera, Cic. el a.: e generic. ogni scrittura, scritto, Sen. ed a. 2) partic.: a) supplica, domanda, petizione, Tac. e Suet. b) le aggiunte fatte a un testamento, codicillo, Plin. ep. e Tac. c) rescritto dell’imperatore, ordine di gabinetto, con cui ordinava la morte (detto letalis) od impartiva altri comandi, concedeva una carica e sim., patente, Tac., Suet. ed a.

Codrus, i, m. (Κόδρος), l’ultimo re di Atene, che nella guerra contro gli Spartani. conoscendo che la sua morte sarebbe stata fatale ai nemici, si sacrificò generosamente per la patria. II) poeta caro a Virgilio.

Coela, (örum, n.), Euboeae (Koila tis Eißolac), costa profondamente sinuosa nell’Eubra, quasi di fronte a Maratona.

Coele Syria, ae, f. (Κοίλη Συρία), τα «Siria cava» regione fra il Libano e l’Antilibano.

coelebs, V. caelebs.

coelis, itis, V. caeles.

coelestis, e, V. caelestis.

Coelianus, V, Caelius, alla fine.

coelibatus, V. caelibatus.

coelicola, V. caelicola.

Coeliculus, V. Caeliculus.

coelifer, fera, ferum, V. caelifer.

Coelimontanus, V. Caelimontanus.

Coelimontium, V. Caelimontium.