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GUA — 199 - GUA

Guadagnar, va. guadagnare; vincere: — „Si guadagna col proprio ingegno, o col lavoro materiale; e si vince perchè s’ha fortuna;“ guadagnare tanto e quanto: guadagnucchiare: — „Fa il sensale e guadagnucchia qualche fiorino;“ chi no sa guadagnar no sa spender, o el guadagnar insegna a spender, prov. il guadagnare “insegna a spendere; xe meio no guadagnar che perder, prov. è meglio non acquistare che perdere; un bel guadagnar fa un bel spender, m. prov. è facile lasciar uscire quando entra bene.

Guadagno, sm. guadagno; ricavato, utile; lavorar e farse magnar el guadagno, fare la panata al diavolo; esser de quei guadagni, inter. antifrastica: andare il guadagno dietro la cassetta; essere i guadagni del Cozzetta.

Guadagnuzo, sm. guadagnuccio.

Guai, smp. dissapori, dissidi, fastidi; no voler saverghene de guai, non voler saperne di testa rotta

Gualivo, agg. agguagliato.

Guantar, va. abbrancare, afferrare, aggavignare, agguantare, ghermire; acciuffare, arrestare.

Guanter, sm. guantaio.

Guantiera, sf. vassoio; guantiera con tre cantoni, giornello.

Guanto, sm. guanto; mezi guanti, mitene; guanti fati a rede, guanti a retina; tratar coi guanti, met. trattare in guanti.

Guar, va. affilare, aguzzare, arrotare.

Guardacazia, sm. guardacaccia.

Guardada, sf. guardata; sbirciata.

Guardadina, sf. guardatina, sbirciatina.

Guardadura, sf. guardatura; guardatura irata, o minacciosa: guardatura bieca.

Guardaman, sm. elsa; guardamano, manopola.

Guardar, va. badare, guardare, mirare, osservare; guar dar se, met. aversi cura, riguardarsi, — attendere alla propria salute; guardar fisso,, affissare, — guardar fiso; — diligentemente, agguardare, considerare; — atentamente, alluciare; — incantò, stralunare; — in scondon, guardare obliquamente, o guardare a traverso, sbirciare; — per sutil, guardare nel sottile; no guardar per sutil, non la guardare nel sottile, — pesare alla stadera del mugnaio e non alla bilancia dell’orafo, — non là guardare in un filar d’embrici; guardar senza tirar el fià, non batter occhio, o non batter palpebra; — qualchedun de, o per traverso, guardare di bieco, o guardare in cagnesco; — de cativo, avere lo sguardo bieco, o truce; quardime e lassime, met. guardare una cosa e lasciarla stare; guarda, m. di minaccia: o bada; 'guarda de soto', inter. apriti cielo: — „Se ’l capila e che ’l te trova qua, 'guarda de soto'. = Se yiene e ti trova qui, apriti cielo;“ bada davanti: — „ Che brilanti che perle guarda de solo. = Che brillanti che perle bada davanti;“ no bisogna guardar quel che va dentro, ma quel che vien fora, m. prov. non bisogna badare a quello che entra, ma a quello che esce; guardile ti e po ti parlarà de m i, prov. chi vuol dir mal d’altri, pensi prima di lui, — chi burla lo zoppo, badi d’essere diritto, — chi d’altri parlar vorrà, guardi sè stesso e tacerà, — non dir di me quel che di me non sai, dì prima di te, e poi di me dirai.

Guardian, sm. guardia; guardiano; guardian dei campi, agrofilace; — de cazia, guardacaccia; — del dazio, stradiere; — de preson, carceriere; — de bosco, guardaboschi; guardiano incomodo, severo, sgarbato — con voce metaforica: cèrbero.

Guardiaza, sf. guardiaccia.

Guardolo, sm. t. de’ calzolai: guardione.

Guarir, vn. guarire, risanare.

Guarnigion, sf. guarnigione.

Guarnir, va. guarnire, guernire.

Guarnidura, sf. guarnimento, guarnitura, fregiatura, fregio.

Guarnizion, sf. guarnizione.

Guastar, va. e vn. guastare; corrompere, pervertire; marcire, putrefare; rovinare; sciupare, sconciare. - Guato, sm. zi. ghiozzo — gobius; guato de fango, o de sabion, ghiozzo