Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/563

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SLE — 562 — SPU

Slegerida, aggiungasi: alloggiamento; alleggieramento.

Slofarse, aggiungasi: nel senso di mangiare avidamente cosi che presto se n’abbia a sufficienza: avventrinare: — S’avventrinò di fragole.“ — «Non lasciategli davanti il formaggio, che s’avventrina lui.“

Smagrirse, vnp. smagrirsi, — allungare il muso: — «Dacché s’è dato allo stravizio ha allungato il muso.“ — «Ohi piglia moglie e non sa l’uso assottiglia la borsa e allunga il muso, dice il proverbio.“

Smoderado, agg. smoderato; eccedente, eccessivo.

Smoderar, vn. smoderare; eccedere.

Sogezion, sf. soggezione; riguardo, rispetto.

Sognar, vn. sognare, — far sogni; sognasse, vnp. met. sognarsi: — „Sognai un dì d’esser amato.“ — «Chiaro così che non ci accade spiegazione ? ma quell’uomo sogna!“ Soldo, aggiungasi: met. scudo: — «Possede qualche scudo, ma non è gran cosa;“ voltar do volte el soldo prima de spenderlo, met. avere il granchio alla scarsella.

Solegiar, va. soleggiare.

Solevazion, sf. sedizione, sollevazione, tumulto.

Somear, aggiungasi: render ombra

Somilianza, aggiungasi: esser, o no esser somilianza tra una roba e l’altra, essere, o non essere agguaglio da cosa a cosa, — essere, o non essere agguaglio da una cosa a un’altra.

Sonaliera, sf. sonagliera.

Sonza, aggiungasi: sonza de bosco, met. sugo di bosco.

Soprimer, va. sopprimere; tacere, togliere

Sorbitolo, sm. zi, lo stesso che orbitelo.

Sotentrar, vn, sottentrare, succedere.

Soto; qualcossa ghe xe soto, aggiungasi: c’ è sotto la matassa: — «Se l’è presa a bocca baciata? ci dev’esser sotto la matassa senza dubbio.“ Spasimar, vn. spasimare

Spaurirse, vnp. impaurirsi, intimorirsi, — avvilupparsi il cuore.

Specio, aggiungasi: lisso come H specio, m. avv. piano come uno specchio.“

Spender, aggiungasi: bisogna saver se regolar nel spender, m. prov. chi ha poco spenda meno, — chi vuò stendersi più com’ è lungo il lenzuolo si scopre da piedi, — chi non si misura viene misurato.

Speranza; tignir insperanza, aggiungasi: tenere con la ciliegia in bocca.

Spetar, aggiungasi: spetar in vano, aspettare le novelle dal muto; — la bona ocasion, aspettare la palla al balzo — aspettare il porco alla quercia; — chi che no vien, aspettare il corvo; — con gran desiderio, aspettare a gloria.

Spezie, aggiungasi: de tute le spezie — riferito a soldati: di ogni arma.

Spinaze; aver magnà spinaze, met. aggiungasi: aver le braccia rotte: — «Ha le braccia rotte che la sua palla non giunge mai il pallino ?“

Spinger, vn. met. eccitare, indurre, spingere.

Spipolar, va. spifferare, spippolare.

Spizolada, aggiungasi: sbocconcellatura.

Spoianegai, smf. v. met. squartapiccioli.

Sporcarla, correggasi: sporcarla che el vento porta nei oci, bruscolo.

Sporco, aggiungasi: el sporco de fora del formalo, la roccia del cacio, o la roccia del formaggio.

Sposar, aggiungasi: spizar de sposarse — detto di fanciulla: abbraccerebbe un uomo prima che un orso.

Spudar, aggiungasi: spudarghe su, met. pisciarci sopra.

Spuzolente, sm. puzzone: — «Mandate via quel puzzone.“ — „Un puzzone che ammorba tutt’il quartiere.“