Pagina:Dizionario triestino (1890).djvu/88

Da Wikisource.
CAN — 87 — CAN

se ritura, spegnere una scrittura; canzelar afato, espugnere, espungere.

Canzeleria, sf. cancelleria.

Canzelier, sm. cancelliere.

Canzon, sf. canzone, canzona, inno; racolta de canzoni, canzoniere, innario; canzon senza struco, che canta la plebe, falallela ] la solita canzon, met. la solita canzoncina, — la canzone, o la favola dell’uccellino.

Canzonata, canzonaza, sf. canzonacela. - Canzoneta, sf. canzoncina, canzonano, canzonetta, canzonina, ’ canzonuccia.

Caostelo, sm. zi. muggine calamita — mugil capito.

Capa, sf. cappa; nicchio marino; capa longa, manicaio — solen vagina; capa tonda, cardio, tellina a cuore — cardium edule; capa santa, pettine — pecten jacobaeus; soto la capa del ziel, sotto la cappa del cielo; gnente no xe novo soto la capa del ziel, loc. prov. nulla è nuovo sotto il sole; per un punto Martin ga ’perso la capa, per un punto Martin perse la cappa — dettato eh’ ebbe origine da ciò che un certo frate Martino, in predicato per diventar priore, perse la cappa abbaziale, e ciò perchè dovendo far scrivere sulla porta del suo convento le parole: Porta potens esto. -Nulli claudatur honesto, (La porta sarà aperta. A nessun onesto sarà chiusa) o fosse caso ovvero malizia, vi fece scrivere: Porta patens esto nulli. Claudatur honesto. (La porta sarà aperta a nessuno. All’onesto sarà chiusa.) La trasposizione di quel punto gli costò la carica.

Capara, sf. arra, arrabone, caparra, pegno.

Caparar, va. accaparrare, caparrare.

Caparo, sm. hot. cappero — capparis spinosa.

Caparozolo, sm. zi. Venere tonda — Venus rotundata • caparozolo dal •scorzo grosso — tapes decussata.

Capaze, agg. abile, acconcio, atto, esperto, idoneo, capace, valente; abastanza capaze, capacino.

Capazità, sf. capacità.

Capazitar, vn. capacitare; vnp. darsi ragione.

Capei, sm. cappello j cappellata: — „B.ubò una cappellata di ciliege capei dei fonghi, volva; — del lume, spegnitoio; ventola; capei a tre, a quatro ponte, cappello a tre, a quattro acque; capei a travente, lucerna; capei co le ale, de Mercurio, pìleo, pìtaso; paia de capei, paglia da cappelli; far de capei, o far tanto de capei, fare di berretta, — fare di cappello; esser roba de farghe tanto de capei, met. essere cosa, o roba da levarglisi il cappello, o farglisi di cappello; cavar el capei, met. cavare, o levare il cappello; cior su el su capei — per adirarsi, impermalirsi: pigliare, o prendere il cappello, — pigliare i cocci; capei, dove ti porti quel omo ? in. scherz. Dove va la banda ? — Al cappellone; no se fa un capei per una piova sola, prov. non si fa mantello per un’acqua sola.

Capela, sf. cappella; glande; met. errore, fallo, sbaglio, scioccheria, sciocchezza, sproposito, svarione; far una capela met. fare un pasteco, — dare in ciampanelle, — pigliare un granciporro, — andar nel mondo della luna, commettere uno strafalcione, e far una de quele capele, intensivo di far ,una capela, commettere, o fare qualche cosa da pigliarsi colle molle; far capete al zego, sberciare: — „El se pretendi el primo z’ogador de tresete e el fa una capela sora l’altra. == Si pretende il primo giuocatore di tresetti e non fa che sberciare.“

Capelada, sf. cappellata; capelada tanto forte che tuta la testa vadi nel capei, ingozzatura, e:“ dar una capelada — in questo senso: far ingozzare il cappello.

Capelan, sm. cappellano.

Capelazo, sm. cappellaccio; cappelluccio.

Capelér, sm. cappellaio; se fussi capeler i omini nassaria senza testa, prov. se fossi cappellaio gli uomini nascerebbero senza capo, — chi è nato disgraziato anche le pecore lo mordono, — quando una ha disgrazia gli va sul cotto l’acqua bollita, —“ a chi è