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ero Tempio, che mancavano i Sacerdoti, e per of­frire alla Maestà divina l’incruento Sacrificio, e per ascoltare le sacramentali confessioni, e per amministrare la SS. Eucaristia, e per impartire le sante benedizioni. Percui il pio Sacerdote Do­menico, ed il devoto Bartolomeo pel maggior cul­to della Chiesa, e per la maggior utilità de’ fedeli, di concerto pensano fondare un Convento per i religiosi Minori Osservanti di san Francesco, affinché questi di notte e di giorno servissero la gran Madre di Dio, e prestassero gli aiuti spiri­tuali a tutti quei divoti che colà continuamente si recavano. Già mercè le varie e moltiplici obla­zioni de’ fedeli, e la esimia pietà del Cimbrone il quale con testamento pubblico donò tutt’i suoi beni alla Vergine SS. degli Angeli, si dà princi­pio alla costruzione dell’ ideato Convento, e per l’at­tività e zelo del Sacerdote Domenico, in meno di un anno si formarono intorno alla Cappella molte celle, le quali erano metà incavate nel sasso della collina, e metà fabbricate di ruvide pietre, coper­te di vimini, e di canne a guisa delle piccole celle, degli antichi Anacoreti (a) formando un piccolo, Chiostro, di cui al presente se ne osservano le tracce. Il divoto Bartolomeo vide cominciato questo sa-

(a) Padre Lama. cit.