Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.1.djvu/575

Da Wikisource.

capitolo l. 557

alberi più frondosi, nè si volle prescegliere altro sito affinchè i carradori non perdessero la opportunità per lo pasto dei loro buoi. Mangiavano tutti di buona voglia, quando inaspettatamente udirono un gran fracasso ed un suono di campanello che veniva dalle folte macchie vicine. Videro nel tempo stesso uscire da quei cespugli una bella capra che aveva la pelle chiazzata di nero, bianco e bigio, e dietro a questa un caprajo chiamandola, e alla sua usanza invitandola che si fermasse e ritornasse al branco. La fuggitiva capra, corse alla volta della gente quasi che dimandasse aiuto, e si fermò. La raggiunse il capraio, e prendendola per le corna la sgridò dolcemente come se fosse stata capace d’intenderlo dicendole così: — Ah vagabonda vagabonda, chiazzata chiazzata che sei! e com’è che oggi tu zoppichi? Non ti spaventano i lupi, figliuola? Mi dirai tu che no, mia vezzosa? Ma veramente, quale stupore? tu sei femmina e non puoi startene quieta; che maladetta sia la condizione tua e di tutte quelle cbe t’imitano! Tornati, amica, tornati se non contenta, sicura almeno nella tua stalla e colle tue compagne; chè sei tu che le devi guardare ed essere a loro guida; ma se ti sbranchi che sarà mai