Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/384

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nel trovare ivi strammazzata sì grande quantità di gente. La maraviglia si accrebbe poi molto più quando videro in un lato del giardino fitta in terra una lunga lancia: e pendente da essa una liscia e bianca pergamena, attaccata a due cordoni di seta verde, in cui a grandi lettere d’oro leggevansi le seguenti parole:

“L’inclito cavaliere don Chisciotte della Mancia pose fine compiutamente, col solo tentarla, alla ventura della contessa Trifaldi, chiamata con altro nome la matrona Dolorida. Malambruno si dà per contento e soddisfatto nella pienezza dei suoi desiderii; le barbe delle matrone restano rase, lisce e monde; i re don Claviscio e Antonomasia nel pristino loro stato; ed allorchè abbia compimento il vapulo scuderile, vedrassi la bianca colomba libera dai pestiferi girfalchi che la perseguitano, e poserà tra le braccia del suo diletto addormentatore. Così comanda il savio Merlino proto-incantatore degl’incantatori„.