Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/467

Da Wikisource.

capitolo l 457

piacesse a Dio che fosse oggi piuttosto che dimani: e poco importa che coloro che mi vedessero seduta nel cocchio colla signora madre dicessero: Guardate là la tale e la quale, la figliuola di colui che sempre mangiava àgli; guardate là ch’è seduta e distesa che la pare una papessa; ma noi lasceremo che pestino il fango, e intanto anderemo nel cocchio coi piedi alti da terra, e mal anno e mal mese e mala settimana a quanti mormoratori sono al mondo, purchè noi altre abbiamo del bene: e chi non ne ha suo danno: non parlo io bene!„ Rispose Teresa: — Tutte queste venture, ed anche maggiori, me le ha profetizzate il mio caro Sancio; e tu vedrai, o figlia, che la finirò col diventare contessa, perchè tutto consiste che la fortuna cominci; e come ho sentito dire più volte dal tuo buon padre (che si può dire anche il padre dei proverbii) quando ti diano la vacchetta corri per la funicella e tienla stretta: se ti concedono un governo e tu piglialo: se ti danno una contea acchiappala: quando ti stuzzicano con qualche donativo dàgli di mano: e non occorre dormire e fare i sordi alle buone e prospere venture che battono alle porte delle case. — E che importerà a me, disse Sancetta, che quando mi vedranno intonata e fantasiosa, dicano: il cane si è vestito con le brache di lino? con quello che seguita„. Ciò udendo il curato, disse: — Conviene pure che io confessi che tutti di questa razza dei Panza nacquero con un sacco di proverbi in corpo, mentre non ho

vol. ii. 58