Pagina:Don Chisciotte (Gamba-Ambrosoli) Vol.2.djvu/606

Da Wikisource.
596 don chisciotte

pensiero nuovo altrettanto quanto prudente, ed a cui imitazione io vorrei, o Sancio, se tu approvi il divisamento, che noi ci convertissimo in pastori per tutto il tempo in cui sarò obbligato al ritiro. Io comprerò alquante pecore e le altre cose tutte che al pastorale esercizio son necessarie; mi chiamerò il pastore Chisciotizzo e tu il pastore Panzino, e ce ne andremo per i monti, per le selve e per i prati, qui cantando, querelandoci là, bevendo le onde dei liquidi cristalli delle fonti o dei limpidi ruscelli ovvero dei rapidi fiumi. Ci somministreranno le querce a larga mano le dolcissime loro frutta; ci serviranno di sedia i tronchi dei durissimi sugheri, di ombra i salici, di odore le rose e di tappeti gli spaziosi campi