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II.


Dopo quindici giorni mi trovavo ad Architettura, indi terminai Attica, poi Azzurro; stavo per passare al B, avendo già impiegato quasi una risma di carta, quando bruscamente tutto cessò!

— Come? — chiedemmo noi in coro?

— Sì, non più tardi di questa mattina, giungendo all’ufficio, ecco ciò che trovai appiccicato alla porta! Prendete, leggete voi stessi.

E Jabos Wilson ci porse un foglio di carta, stracciato agli angoli il quale portava queste parole:


“La lega dei Rouquins è sciolta.

“11 ottobre 1890.”


Il volto del buon uomo era tanto comico in quell’istante che, Holmes ed io scoppiammo in una risata!

— Si tratta di ridere proprio così — esclamò furibondo. — Io perdo una bella situazione, e ancora mi deridete! Davvero m’aspettavo ben altra accoglienza.

Lo rassicurammo del nostro meglio. Holmes si scusò, dicendo che per nulla al mondo avrebbe rinunciato a un affare tante piccante; lo pregò di continuare la sua narrazione.

— Quest’avviso mi gelò, egli riprese, mi ero abituato alla mia nuova esistenza ed ecco che ora