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82 Scola della Patienza

il nemico, e semina zizanie. Mentre Sansone se ne stà dormendo, e col capo in seno à Dalida, perde coi capelli ancor tutta la forza. È vero, che lo svegliarono i Filistei, ma già lo trovarono mal concio, e tutto dalle forze abbandonato. Scipione Nasica, quel gran savio, perche fù di parere, che non si distruggesse Cartagine, accioche sempre vi fusse chi tenesse svegliati i Romani; e non li lassasse dormire. L’istesso Iddio pose nel mezo del suo popolo d’Israele gl’Hetei, i Gergezei, gl’Amorrei, i Cananei, i Ferezei, gli Hevei, e gli Iebusei lor fortissimi nemici, accioche il popolo d’Israele non si addormentasse nei vitij, e havesse sempre una perpetua materia di combattere, e di vincere.

Nel tempo, che David non era ancora proclamato per Re, e se ne stava nascosto nelle caverne, e spelonche delle fiere, non essendo in