Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/145

Da Wikisource.

Parte I. Cap. IV. 123

flittione del cuore contiene in se ogni sorte di piaga, e di ferita.

Conduce tal volta Iddio li suoi in tali angustie, che ogni cosa da lor fastidio e noia. E quel, che più d’ogn’altra cosa li preme, è che si pensano, e par loro d’haver più ch’altro contrario Iddio, non perdono però la speranza, mà di continuo gridano: Domine Deus in die clamavi, et nocte coram te: Quia repleta est malis anima mea, et vita mea inferno appropinquavit. Pauper sum ego, et in laboribus à iuventute mea. overo com’altri leggono, Afflictus sum ego, et expiranti similis; ab adolescentia tuli terrores tuos, et trepidavi.c Signore Iddio io hò gridato giorno, e notte inanzi à voi; perche l’anima mia è stata tutta ripiena di mali, intanto che mi parea che la vita s’approssimasse al fine. Io son povero, e assuefatto alle fatiche, e ai travagli fin dalla mia gioventù