Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/469

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Parte II. Cap. IV. 445

Dio dasse alle prosperità ancora una mente buona, non consideraressimmo solamente le cose, che fussero avvenute, ma quelle ancora, che potevano avvenire: Et io servo per un sufficiente essempio in tutti i casi. Siami dunque lecito d’esclamare con Secondo: O quam utile est ad usum secundorum per adversa venisse?c O quanto giova l’esser arrivato a godere le prosperità per mezzo dell’avversità? Ma ò quanto è cosa da Christiano, e conveniente alla modestia l’haver conosciuto di non esser castigato a torto nelle avversità.

I fratelli del Vicerè d’Egitto, erano accusati di furto (come dicemmo di sopra) poiche era lor detto in faccia: Scyphus, quem furati estis, ipse est, in quo bibit Dominus meus.d La coppa, che voi havete robbato, è quella dove beve il mio Signore.