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456 Scola della Patienza

paia che voglia rovinar la terra; s’ha da pensare, che ciò venga per castigo. Ma tutto questo ancora per nostro maggior bene. E sarà cosa molto buona per noi, quando Dio ci vorrà humiliare a questo modo: poiche Quae nocent, docent.

Vi sono alcuni alberi così tenaci dei proprij frutti, che non ne darebbono niente, se non gli fusse tolto per forza. Di questa sorte sono le noci, l’amandole, e le querce. E se qualchuno crolla leggermente questi alberi come si fa nè peri, e nelle brugne, non ne coglierà pur uno, non dico solamente de’ frutti, ma anche una foglia. Però bisogna adoperarvi le pertiche, i bavoni, e i sassi perche ci diano a forza di percosse quello, che non ci danno di buona voglia.

Noi altri huomini ancora siamo simili a gl’alberi, i nostri frutti