Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/795

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Parte III. Cap. V. 769

ne, nè altro da mangiare: Quì tù lo vedi andare quà, e là per la cucina, grattarsi il capo, gridare a quei, che v’entrano, cercar d’accendere il fuoco, gettar quà, e là le cose della cucina, cuocere prima fulmini, che vivande, mandar’a quelli convitati la peste, e la fame d’Erisittone, e con queste bestemmie metter le mani al fuoco. Molto meno si spaventaria il cuoco a questa tempesta, se la potesse prevedere. Noi altri potiamo mitigare assai queste borasche col prevederle, e apparecchiarcisi, massime se vogliamo attribuire alla providenza, e volontà divina le cose, che prevediamo.

Santa Felicita, che fù madre di sette figliuoli, e fù da S. Agostino celebrata con varij encomi, stando nella prigione partorendo con grandissimi dolori, e non potendo in alcun modo contener le grida, e i lamenti, sentendola