Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/811

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Parte III. Cap. VI. 785

exuitur. Fornax mundus, palea iniqui, aurum iusti, ignis tribulatio, aurifex Deus. Quod vult ergo aurifex, facio; ubi me ponit aurifex, tolero. Iubeor ego tolerare, novit ille purgare: Ardeat licet palea ad incendendum me, et quasi consumendum me; illa in cinerem vertitur, ego sordidibus careo. Quare? quia Deo subijcietur anima mea.a Che patienza è questa, dice S. Agostino, tra tanti scandali, se non che se speriamo quello, che non vediamo, per mezo della patienza, l’aspettiamo? E’ venuto il mio dolore, verrà ancora il mio riposo. E’ venuta la mia tribolatione, verrà ancora la mia purga. L’oro risplende forsi nella fornace? Risplenderà in un gioiello, risplenderà in un ornamento. Habbia però patienza di star nella fornace, accioche purgato dalle bruttezze se ne venga alla luce. Questa è la fornace,