Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/851

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Parte III. Cap. VI. 825

tà, e che haveva sempre havuto ogni cosa prima di desiderarla, e oltre il suo desiderio, cioè prima ch’egli volesse, e più di quello, che volesse, e che perciò ei non sapeva, che cosa si fusse la calamità, e la miseria. Tremò tutto di paura a queste parole S. Ambrogio, e subito, come se fusse stato chiamato per un negotio di grandissima importanza, licentiandosi da quell’huomo da bene, e da quella sua così felice casa se ne partì. Domandandoli poi i suoi la causa di così subita partenza, disse loro, che egli dubitava grandemente d’haver eletto un pessissimo alloggiamento in una casa tanto beata, e d’un’huomo tanto felice, che non haveva mai provato alcuna avversità. E che però gl’haveva paruto di doversene fuggir di là quanto prima, accioche, egli co’ suoi compagni non fussero forse oppressi insieme con