Pagina:Dresselio - Scola della patienza.djvu/855

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Parte III. Cap. VI. 829

diede, quanto di quello, che ci hà tolto, e ci hà lasciato. E’ facil cosa a Dio, se così gli piacerà, d’accrescere ciò, che ci è restato. Che se ce ne vorrà levar di più, facciasi ciò che gli farà più a grado. Procurisi ancora di sapere il danno, che per ciò hanno patito i vicini, e s’avvisino a non volersi pigliar fastidio. Perche io non permetterò che i miei vicini per i miei domestici travagli, patischino alcun danno, etiandio che mi fusse rubbato tutto il mio havere fino ad un cucchiaro. Vi prego dunque Aloisia mia, insieme con i nostri figliuoli, e tutta la famiglia, a star allegramente nel Signore. Tutte queste cose, e tutti noi siamo nelle mani del Signore: Dipendiamo pur tutti dalla volontà di Dio, e non potremo haver mai danno alcuno. A dio dalla Corte di Vuodstoch a’ 13 di Settembre 1529.