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866 Scola della Patienza

suoi eletti allegrezze, e diletti, ma si bene amarezze, e tribolationi, accioche a modo di medicina ritornino per mezo d’un’amara bevanda alla dolcezza dell’eterna salute.

Ma, che bisogno è quì di testimonij? E’ parola del Signore, e oracolo d’eterna verità: qui non accipit Crucem suam, et sequitur me, non est dignus.k Chi non piglia la sua Croce, e mi segue, non è degno di me. Quì non vi è alcuna licenza, niuna eccettione, ò prerogativa, niun privilegio: E’ indegno di Christo chi getta via la Croce, e non seguita Christo. E la Croce, etiandio che sia gravissima, s’ha da portare patientemente. Quei, che sono stati più cari a Christo, l’istessa Madre di Christo, anzi Christo stesso, non sono vissuti d’altra maniera.

Lodando già una volta publicamente la patienza quella sag-