Pagina:Drigo - La Fortuna, Milano, Treves, 1913.djvu/250

Da Wikisource.

senza di lui! Io sono qui come uno a cui manchi la luce e l'aria.... Voglio esser sua moglie, voglio poter amarlo senza arrossire e senza nascondermi!... Gualtiero, ti supplico, aiutami tu!...

— Devo parlare alla nonna? — balbettò egli con voce fioca, quasi afona.

— La nonna? — esclamò vivamente Valeria, e il suo volto riprese un'espressione dura, quasi crudele. — La nonna? Ella è chiusa nei suoi pregiudizi e nel suo egoismo. Ella non mi ha mai amata, ed io non l'amo. Sono decisa a far senza del suo consenso! E quel giorno in cui lascerò questa casa dove sono stata sempre infelice, la lascerò senza voltarmi indietro. Ma è ad altri che tu dovresti parlare, Gualtiero....- e si rifece dolce, quasi timida. — ... È presso altri, che tu dovresti perorare la mia causa....

— Presso altri?

— Sì, presso di lui, Gualtiero!... Tu non puoi credere quanto sia orgoglioso.... Il nostro orgoglio è nulla in confronto al suo! Figúrati che all'inizio della nostra conoscenza, pur amandomi, per fierezza mi sfuggiva; e più tardi, quando non ebbe più la forza di sfuggirmi, mi ripetè inesorabilmente che non avrebbe mai potuto, nè voluto sposarmi.... La mia ricchezza, la nobiltà, comprendi?... ciò che avrebbe attirato e lusingato un altro, è un ostacolo insormontabile per lui.... Ed anche in questo io riconosco la sua delicatezza!... Ma ora? Tu che sai tutto, non pensi come me che non c'è più