Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/127

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alla libra nei capitoli di esse zeche contenuti; nondimeno, stando fermi gli ordini usati, cioè il cavare le mercedi delle fatture dal corpo delle monete, non vi si possono imprimere le suddette note; conciosiaché non corrisponderebbe poi la rata della bontá di esse monete con il valore dato loro, ed in particolare nelle monete di minori leghe e valori, come tutto ciò apertamente si vede nella tavola fatta in essempio a capitolo xxxvii. E sapere si dee che ogni sorte di monete, e d’oro e d’argento, e ciascuna di esse, debbe avere queste notande qualitadi :

La prima è che siano fatte con real fondamento sopra l’uno per dodici e dodici per uno, in quanto al peso, tra l’argento e l’oro, si come è detto.

La seconda, che il partimento di essi preciosi metalli sia fatto col numero aritmetico sopra i loro dati valori, corrispondenti ad uno per dodici e dodici per uno, per poter procedere in infinito senza rotti, cosi nel fare le leghe delle monete come nel compartirli proporzionalmente a moneta per moneta, e tanto nelle monete fine quanto nelle basse, e cosi in quelle di maggiori come in quelle di minori valori per le loro rate, affinché tutti i pagamenti si abbiano poi a fare con sodisfazione perfetta.

La terza, che dalla giusta quantitá in peso del puro e del fino di ciascuna moneta nasca il suo giusto e reale dato valore, e che dai valori delle monete si conosca la quantitá in peso della bontade intrinsica, fedelmente e veramente in esse posta.

Onde da queste quattro cosi regolate condizioni si può molto ben conoscere che i danari con gli ordini del Discorso fatti, per avere la loro vera origine, il principio e la regola dalla naturale filosofia e dall’infallibile aritmetica (come di ciò ne viene anco acennato dal magno Cassiodoro nel capitolo che incomincia «Licei universis populis», ecc. e nel capitolo «Oninis quidem utilitas publica», ecc., giá dal detto autore nel Discorso allegati), riusciranno e saranno dei loro reali ed integri dati valori ; e che serviranno non solo per uso publico e commune degli uomini in far pagamenti, ma anco che serviranno e resteranno come medaglie a perpetue memorie de’ prencipi e delle republiche, che cosi li avranno fatto fare ad onore e gloria loro. Cosa veramente nuova e molto degna, che sará utilissima alle genti in universale, che apporterá grandissima contentezza a tutti i prencipi, e dalla quale ne risulterá perpetua quiete nel maneggio delli danari in tutto il mondo.