Pagina:Economisti del Cinque e Seicento, Laterza, 1913.djvu/214

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204 cause che fanno abbondare li regni d'oro e argento

effettiva (contradicendosi a quel che ha detto di sopra, mentre facea al suo proposito, che il scudo di cambio è aereo), né d’altra maniera potriano impedire che, crescendo o diminuendo il scudo di prezzo, lo che facendo, causaria, in ognuno delli modi, che tutto l’oro o l’argento venesse in Regno. Lo che è mero pensiero; e, perché se ne ha da trattare nella terza parte, quando si discorrerá se crescere o bassare monete proprie o forastiere possa importare di fare venire o mancare monete nelli regni, si tralascia. Ma, in quanto spetta alla presente difficultá, ho ritrovato il modo facile e diretto d’impedire e fare ritornare la provisione vana, se a loro avesse causato danno notabile, di riformare eglino nel medesimo modo e far l’ordine medesimo di limitare il prezzo, alzandolo e non bassandolo, come si è detto di sopra; né a questo importaria la moneta essere effettiva. E che ciò sia vero, lo confessa esso nel scudo aereo di Fiorenza, nel quale dice che possea bassare il prezzo, apprezzandosi lire sette; e in tal caso dice che il Regno dovea tanto piú bassare il prezzo del cambio, come dopo non avesse possuto Fiorenza bassare di nuovo il prezzo del scudo. E, se replicava, replicare: — Perché dunque non potria essere il medesimo nel limitare o alzare il prezzo al cambio come al scudo? E, dato che fusse vero l’assunto, l’altre piazze non posseano impedire, come Fiorenza, per essere la moneta di cambio effettiva e non aerea, nella quale, mutandosi prezzo, si causasse danno? Perché non posseano le piazze, volendo, la moneta del cambio farla diventare aerea da effettiva? — Nisciuna cosa l’impedeva, con altre ragioni in contrario, che si lasciano.

Circa l’ottava difficoltá, che falliranno molti mercanti; e la nona, se fusse usurario; e la decima, se questa pragmatica facea che la piazza di Napoli mettesse legge all’altre piazze, non occorre discorrere, per non importare al proposito, e voler rispondere a pensieri e difficultá senza fondamenti, e diffondersi ed empire carte; e cosí sopra l’altre difficultá, giaché si è detto soverchio per il fine per il quale si è fatto il discorso, se è vero o falso, non è del mio intento.