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56 EDIPO COLONEO

Figlio di Lajo. La squallida veste
E il difformato aspetto a me ti fanno
Manifesto. Però comiserando
Tanta calamità, vengo, infelice
Edipo, teco a ragionar. — Che chiedi
Supplichevol da me, e dalla mia
Cittade, tu, con questa infortunata
Soccorritrice tua? Franco favella;
Dir cosa non potrai sì grave, ch’io
Presto non sia di satisfarti. E parlo
Non ignaro de’ mali io, che cotanti
Ne ò sostenuti; e in peregrina terra
E fra’ perigli, qual se’ tu, cresciuto
Non rifuggo di farmi difensore
D’un ospite infelice. Io pur son uomo.
Nè saprei dir se forse la dimane
Sarò di te men sventurato.
edipo.
 Il tuo
Animo generoso, o grande Egide,