Pagina:Elementi di economia pubblica.djvu/8

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226 elementi di economia pubblica.

poco salario di ciascheduna in particolare. Si vedrà, in conseguenza di tutto ciò, che il secondo principio d’ogni economica operazione, riguardo alle opere della mano e dell’industria, sarà quello di fare piccoli per volta, ma più spessi guadagni che sia possibile.

15. Il primo principio è il reggitore dell’economia agricola e fondamentale di una nazione; il secondo è il principio dell’economia artista ed industriosa della medesima. Al primo si debbono principalmente applicarsi le nazioni che hanno un territorio, ed avere il secondo per principio subalterno e secondario; a questo, quelle che prive sono di un territorio fertile e riproducente. Ma tali nazioni che campano sulla sola industria ed opera delle loro mani non esisterebbero, se non esistessero terre feconde da nazioni agricole lavorate.

16. Da qui si può di slancio vedere come i confini politici d’uno Stato non siano sempre o quasi mai gli stessi de’ confini economici di quello. La terra di una nazione alimenta l’industria d’un’altra, l’industria di questa feconda la terra di quella: queste due nazioni, quantunque divise di sovranità ed indipendenti reciprocamente dalle rispettive loro leggi politiche, sono però realmente una sola nazione strettamente unita per leggi fisiche, e dipendenti l’una dall’altra per le relazioni economiche.

17. Ora nè il massimo prodotto utile e contrattabile dalle terre si potrà ottenere, nè dalle arti avere piccoli ma pronti profitti, se gli uomini, gli uni a gara degli altri, non faticheranno colla mano e coll’industria sia sulla terra, sia sui prodotti di quella. Dunque, riunendo i due sopra indicati principj in uno, diremo essere fine generale e principio insieme reggitore di tutta la politica economia, di eccitare nella nazione la maggiore quantità possibile di travaglio utile, cioè somministrante la maggior quantità di prodotto contrattabile, e li più piccoli ma più spessi possibili salarj alle opere della mano, e di opporsi a tutto ciò che potrebbe tendere a diminuire questa massima possibile quantità d’utile travaglio.

18. Da quest’analitica deduzione di semplicissime verità tutta quanta l’economia politica si deriva; ed io spero che sviluppando a poco a poco ed applicando agli affari degli uo-