Pagina:Fantoni, Giovanni – Poesie, 1913 – BEIC 1817699.djvu/150

Da Wikisource.
144 odi



     25Vien per tutti a troncar l’ordito stame
l’empia Parca con tacito piede,
e quel, che unì di posseder la fame,
resta preda di un avido erede.

     Finché ci serpe in sen vigor, si merchi
30nome sacro alle muse e agli amici,
e, ricchi d’opre, di pietá, si cerchi
d’esser meno, vivendo, infelici.